Ipotesi di utilizzo spazi all’interno del “Casale della Cervelletta”


7 aprile 2020 - Nell’ambito di un parziale e poi completo recupero del Casale (prima di tutto,
della “messa in sicurezza” della sua torre), vorrei inserire, nella discussione sulla sua possibile utilizzazione, alcuni elementi di riflessione. Verosimilmente, dopo il consolidamento della torre e il ripristino dei problemi (lievi per fortuna) del tetto, l’eventuale sopralluogo della “commissione stabili pericolanti”, probabilmente permetterà l’utilizzo, al piano terra, di due, forse tre stanze.

Nell’ambito di questa auspicabile situazione, l’azione successiva dei “volenterosi” non potrà che essere quella di rendere agibile quegli “spazi” con un minimo d’arredamento che non potrà prescindere dal loro utilizzo. Arredamento che, sulle prime, potrebbe prevedere l’utilizzo del “riciclo” o, con più fortuna, la dismissione per rinnovo, di mobili, sedie e tavolini da riutilizzare.

La prima cosa che mi viene in mente (e ritengo prioritaria) è quella di consentire ai giovani di “Cinema America” di poter contare su una sede dove programmare e organizzare gli eventi ed in particolare, per l’”Estate Romana” quelle manifestazioni che hanno già avuto, in passato, molto successo. Credo sia, per “il Casale della Cervelletta”, un vanto e un veicolo pubblicitario importante.

Prenderei in considerazione poi l’ipotesi di una Sede di “appoggio” o (distaccata?) di Roma Natura assicurandoci l’attenzione che, di questa Organizzazione, abbiamo bisogno.

Luogo e spazio che può essere condiviso anche dalla “nostra” organizzazione “Amici della Cervelletta” (che tanto ha contribuito all’attuale mobilitazione produttiva), nei confronti della quale abbiamo tutti enorme gratitudine.

Se ci fosse ancora spazio non escluderei la possibilità organizzare “eventi”, “lezioni”, “dibattiti”, “conversazioni” e “confronti” della Università Popolare Michele Testa. Magari affrontando, in quella sede, argomenti specifici legati all’Ambiente, all’Agricoltura e alla Storia.

Queste le idee che, per ora, ritengo di condividere, certo che con il confronto e la discussione, altre e magari più interessanti potranno scaturire.

Domenico Coratella

 


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