Interviste ai candidati locali per la Regione Lazio: Mario Ciarla (PD)

Segue intervista dalla pagina precedente....

Edifici scolastici fatiscenti – È una delle priorità maggiori per Colli Aniene e per il V Municipio. Molto edifici scolastici sono al limite del decoro ma l’emergenza maggiore è per la scuola elementare Balabanoff, quello della materna Franceschini e il plesso di via Antonino Bongiorno. Situazioni che vanno affrontate con la massima urgenza perché riguardano la qualità della vita dei nostri figli e nipoti. Cosa intende fare di concreto per mettere in sicurezza i plessi scolastici?

La questione della messa in sicurezza delle scuole è serissima. Il Presidente Zingaretti si è impegnato in questo senso utilizzando le risorse del piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici messe a disposizione all’interno della legge obiettivo. La ristrutturazione e la sicurezza degli edifici scolastici è la precondizione per farne la più potente rete territoriale del sapere. Le scuole dovrebbero essere i luoghi più belli e accoglienti di ogni quartiere o paese, con architetture nuove e ampia dotazione di servizi. Dovremmo tenerle aperte giorno e sera, non solo per dare istruzione ai nostri figli, ma anche per fare educazione degli adulti, garantire a tutti l’accesso alle reti e all’informazione in rete, dare spazio alla creatività giovanile, diffondere tra giovani e adulti le nuove tecnologie preziose nei servizi, nel lavoro e nelle imprese.

Inquinamento atmosferico – Nel territorio del V Municipio esistono diversi fenomeni di inquinamento atmosferico e per ciascuno di loro occorre un impegno diverso. Partiamo da quello originato dal traffico con le sue polveri sottili che vede la zona del Tiburtino primeggiare costantemente nei dati di inquinamento rilevati dalle centraline dell’ARPA. C’è poi quello pericolosissimo prodotto dai fumi tossici che si sviluppano intorno agli insediamenti nomadi regolari, tollerati o abusivi. Una piaga che non si riesce a rimuovere per l’indifferenza di chi è preposto a controllare il territorio. Ultimo punto, non certo per rilevanza, è l’inquinamento industriale che, con i suoi veleni, colpisce soprattutto l’area tra San Basilio/Tor Cervara fino a Settecamini e che trova il suo apice nella lotta che le associazioni territoriali stanno conducendo verso la BASF e il suo inceneritore. Come intende affrontare questo argomento?

In questa domanda si uniscono due elementi: l’importanza del rispetto dell’ambiente e la necessità di garantire la sicurezza dei cittadini.
Polveri sottili. La questione è nota ed è ormai accertato il danno provocato. E’ necessario intervenire per limitarle e progressivamente eliminarle. Per far questo si dovrà diminuire il traffico privato, potenziando i mezzi pubblici su rotaia e l’utilizzo di mezzi poco inquinanti. Inoltre, su scala regionale ed in termini più generali si potrebbero pianificare una serie di iniziative volte ad incentivare, anche economicamente, l’acquisto di veicoli elettrici e/o ibridi, in modo da ridurre drasticamente il fenomeno, favorendo la diffusione di una rete di ricarica su tutto il territorio regionale.
Per quanto riguarda i fumi tossici e i furti di rame, entrambe le questioni sono strettamente connesse con un problema di ordine pubblico. Intervenire su chi inquina e su chi danneggia la proprietà pubblica, facendo applicare la legge, è un altro dei doveri di chi governa. Certo i tagli apportati dal governo di centro destra alle forze dell’ordine non aiutano a mantenere il controllo del territorio, che pure va ripristinato. Con questa finalità, ritengo possibile sottoscrivere accordi tra istituzioni regionali, polizia e carabinieri, affinché ciascuno per la propria parte possa collaborare a ristabilire un clima di fiducia nei cittadini, reprimendo ove occorra il crimine, ma anche impostando una efficace rete di prevenzione del disagio sociale.
Più in generale, la difesa dell’ambiente è una priorità che si realizza soprattutto attraverso l’utilizzo delle fonti rinnovabili, la riduzione dei gas ad effetto serra e la diffusione dell’efficienza energetica. Per far vivere queste politiche nei nostri quartieri sarebbe utile pensare di utilizzare la tecnologia led per l’illuminazione stradale; trasformare il famigerato depuratore Roma est in una centrale a biogas per la produzione di energia (evitando miasmi e cattivi odori!) e promuovere graduali interventi sugli edifici che garantiscano una migliore resa energetica ed un risparmio reale nel medio periodo, per ogni famiglia, sulla bolletta mensile. Rispetto alla sicurezza, elementi di criticità si evidenziano sia per il numero di rapine a danno di attività commerciali, sia per il numero di furti in appartamenti. A questo va aggiunta la criticità sociale che emerge da aree - quali quelle fra l’A24 e via Collatina Vecchia – soggette a forti segnali di degrado. Per cambiare questa intollerabile situazione, è necessario realizzare un più incisivo controllo del territorio attraverso: la Realizzazione del Punto verde qualità di La Martora per permettere alla cittadinanza di usufruire delle aree verdi e della stazione ferroviaria “Togliatti”, maggiore illuminazione e maggiore cura del decoro in tutto il quartiere; un Posto di polizia mobile nel quartiere; lo sgombero dei campi sovraffollati e la loro rilocalizzazione in zone idonee ad un percorso di integrazione efficace.

Spesa pubblica - Molti cittadini pensano che i costi della politica, gli aiuti alle banche e le spese militari gravano troppo sull’economia di questa nazione. Solo qualunquismo o l’opinione pubblica ha ragione e non sopporta più questo tipo di sprechi?

Sono perfettamente d’accordo sulla riduzione dei costi della politica, in particolare dopo gli ultimi avvenimenti che hanno interessato il Lazio. Non solo è necessario fare del consiglio regionale la casa di vetro in cui tutti i cittadini possano vedere cosa accade, come vengono prese le decisioni e come viene utilizzato il denaro pubblico, ma si deve amplificarne l’elemento della sobrietà. Stop agli staff, alle macchine di servizio e ai rimborsi. Trasparenza massima, controllo esterno, certificazione, pubblicazione on line delle spese, riduzione dei compensi, riduzione al minimo delle collaborazioni e delle consulenze. Tutto questo serve a superare i disastri di una cattiva politica. E per crearne una buona - di politica - fatta non di prediche morali ma di esemplarità vivente, di coerenza nei comportamenti, negli atti e nei pensieri. Questa condizione rappresenta il presupposto per ricostruire la credibilità di un ente che, oltre ad essere travolto dagli scandali, ha espresso scarse capacità di governo, caratterizzandosi per la mediocrità dell’azione legislativa e la carenza di programmazione e pianificazione, l’ eccesso di attività amministrativa e l’assoluta nella gestione e risoluzione dei problemi. Sono poi assolutamente d’accordo con la riduzione delle spese militari, in particolare sugli F-35 e penso che sia ingiusto che a pagare il prezzo più alto di una crisi dovuta all’uso disinvolto di strumenti finanziari, anche da parte delle banche, siano i cittadini e gli imprenditori che rappresentano l’economia reale di un Paese.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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