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aprile 2024 - Proseguiamo nella pubblicazione delle
opere che vogliono rendere omaggio a Caterina Martinelli,
eroina di questo territorio. Vi ricordiamo che poesie e racconti
arrivati da tanti scrittori sono preparatori agli eventi del
2 e 3 di maggio che faremo in collaborazione con il IV Municipio
di Roma Capitale e l’Associazione Università Popolare
Michele Testa per ricordare gli ottanta anni dalla tragedia
di Caterina Martinelli. L’associazione Vivere a Colli Aniene
si occuperà della preparazione del Reading Poetico
Letterario previsto per il 3 di maggio e anticipato alle ore
17,00 presso la Sala Falconi di Colli Aniene.
Oggi pubblichiamo la poesia “Caterina e altre donne” dello
scrittore Mario Grasso. Il miglior risultato dell’artista
Mario Grasso al Concorso Letterario Caterina Martinelli risale
al 2023, anno in cui ha conseguito la seconda posizione nella
categoria libri con l’opera “Qualcosa di disumano”.
Tornare dopo moltissimi anni nella propria città natale.
Tornare ai ricordi di un passato forse più felice,
precedente ai dolori dell’età adulta. Questo deve fare
il supervisore Ladisa, richiamato da Milano nella natia Bari
per risolvere una serie di omicidi inquietanti. Chi è
l’assassino che terrorizza la città? Come sceglie le
sue vittime? Come vanno interpretati gli strani indizi che
lascia sui luoghi dei delitti? E mentre dipana a poco a poco
la turpe, disumana matassa, Ladisa intesse nuove amicizie
e riscopre antichi amori.
Caterina
e altre donne
Rossa
era la tua bandiera
come il sangue di partigiani
morti per amore della libertà
per il bene della propria comunità
per un futuro più sano dell’umanità.
Tu fosti tra essi, e davanti alla tua
immagine, al tuo ricordo, al tuo esempio
noi non abbassiamo lo sguardo
fieri lo solleviamo per aver appreso
dalla tua vita l’indicazione della
strada da percorrere, a testa alta,
quella della disobbedienza giusta
della resistenza civile, non violenta,
contro l’ingiustizia che affama e uccide.
Sei figli ti straziavano con il pianto di fame
hai lottato per dar loro il pane,
bisogno e diritto d’ogni essere umano,
un assalto al forno, fu il tuo, ma
soprattutto atto di coraggio
di madre e donna, una di tante,
alla lotta contro il mostro disumano.
La tua vita troncò, il rauco rombo del mitra,
non fosti più mamma dei tuoi figli
ma di tanti italiani la diventasti
il tuo sacrificio non fu vano
e non lo fu l’eccidio di altre dieci donne
fucilate sul Ponte di Ferro, al mulino Tesei.
Madre, a te pensiamo, se pensiamo alla pace
pensare alla guerra, proprio non ci piace.
(Mario
Grasso)
Ringraziamo l’autore per la gentile disponibilità e
collaborazione.