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luglio 2024 - Riceviamo e condividiamo l’appello
del Comitato Mammut di Ponte Mammolo: «Nelle ultime
ore il nostro quartiere è stato protagonista, suo malgrado,
di un incendio di vaste proporzioni sulle sponde del fiume
Aniene. Mentre scriviamo, l'aria continua ad essere impregnata
di un odore acre, fortissimo, che rende difficili anche le
piccole mansioni quotidiane dentro e fuori le abitazioni La
nube tossica ha coinvolto decine di quartieri limitrofi e
non, che nelle scorse notti hanno toccato con mano la difficoltà
nel restare bloccati in una nuvola di fumo per giorni.
Manca l'ossigeno, l'aria è pesante. Ma non solo per
l'incendio in sé. Quell'amaro che sentiamo in bocca
è anche frutto della consapevolezza che qualcosa non
quadra. L'origine del rogo è esattamente la stessa
di eventi simili negli ultimi tre anni. E così anche
Parco Cicogna, il cortile della scuola Palombini, altri punti
del Parco dell'Aniene. Arrivando via via alle centinaia, migliaia
di incendi che ogni estate osserviamo in questa città
come un lugubre bollettino quotidiano. A Ponte Mammolo, questo
sui giornali non è chiaro, due giorni fa si è
sfiorata la tragedia. Senza che nessuna amministrazione, per
tante, troppe ore, si prendesse la responsabilità di
comunicare agli abitanti cosa stesse succedendo. Fatalità?
Casualità? È normale?
La verità è che non siamo stupiti. Perché
siamo nella città dello scaricabarile, e la questione
incendi non fa eccezione. Il nostro territorio da decenni
vive condizioni degradanti da più punti di vista. La
lunga trafila di sgomberi senza soluzioni delle persone in
emergenza abitativa: da Ponte Mammolo fino all'ex-Penicillina,
da Tor Cervara a Tiburtino III. Le discariche abusive più
volte segnalate e, in qualche caso, bonificate autonomamente
dagli abitanti. La manutenzione del verde pubblico senza pianificazione
né una strategia organica. Chi conosce bene questo
quadrante di Roma non può, e non deve, essere stupito
di quello che sta accadendo in queste ore.
Adesso finirà il clamore mediatico, si spegneranno
le luci, per Ponte Mammolo non si sprecherà più
un grammo di inchiostro. Come successo a San Basilio qualche
mese fa a via Scorticabove, come succede ogni giorno in tante
parti della città. Ma chi abita qui, chi è ancora
nella tendopoli degli sfollati con temperature roventi, resterà
per giorni, settimane con in questa trappola fatta di aria
avvelenata e informazioni che non arrivano. Come se fosse
semplice vivere tappati in casa con 40 gradi, come se tutte
le persone possano permettersi di andare via dal quartiere
anche solo per qualche giorno.
Lo abbiamo detto per le manutenzioni, lo ripetiamo anche ora
per la cura del territorio e di chi vi abita. Non c'è
più tempo. A Ponte Mammolo, e in tutta la città,
i quartieri bruciano e c'è fame d'aria.»
Rogo
di Ponte Mammolo - Dall’esaltazione istituzionale al rimpallo
di responsabilità
Presidente
del IV Municipio Massimiliano Umberti, Agosto 2023
- «PONTE MAMMOLO: ORDINANZA BONIFICA VERO CAMBIO DI
PASSO "GRAZIE A SINDACO GUALTIERI". - "Ringrazio
il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri per la grande disponibilità
e sensibilità dimostrata nell'aver firmato l'ordinanza
per avviare la bonifica dell'area di Ponte Mammolo, si scrive
una nuova pagina per il territorio del IV Municipio considerato
negli anni la 'Terra dei fuochi romana'. Il territorio sta
assumendo una nuova fisionomia, le sponde del fiume Aniene
invisibili fino a un anno e dieci mesi fa, erano considerate
le discariche di Roma, ora si vedono.
Abbiamo avviato un nuovo corso con le bonifiche delle aree
spondali in prossimità della metro di Ponte Mammolo,
dove finalmente ai privati viene imposto di rispettare la
legge e bonificare le aree di competenza. Questo è
un vero e proprio cambio di passo in termini ecologici".
Presidente
del IV Municipio Massimiliano Umberti, Luglio 2024 -
«Ieri Il nostro Municipio è stato colpito
da un incendio di proporzioni enormi, mai viste, nel lato
più bello e drammatico quello dei parchi e del verde.
Siamo stati con tutta la Giunta sul posto, fino a tarda notte,
a seguire ed ad aiutare le operazioni di accoglienza degli
sfollati, coordinamento degli interventi tra VVFF, Vigili
Urbani e Polizia di Stato, a dare supporto ai cittadini preoccupati
ed arrabbiati per questo ennesimo disastro ambientale. Ma
il Municipio da solo non può arginare questa situazione,
servono le competenze più grandi e organismi predisposti
e competenti per questo tipo di emergenze non più sostenibili
solo dall’ente locale. Oggi ci aspettiamo che Governo, Prefetto,
Regione, Campidoglio facciano un coordinamento permanente
di monitoraggio e contrasto allo svernamento dei rifiuti e
alla tutela dell’ambiente e al monitoraggio delle situazioni
che abbiamo segnalato in questi tre anni. Il Municipio questa
guerra non la può vincere da solo. Oggi in Giunta approveremo
una memoria/delibera per richiedere formalmente questo tavolo
che non lasci più da soli cittadini e amministrazione.
In questo momento storico dove il contrasto ai cambiamenti
climatici è centrale per un futuro migliore è
il momento che tutti facciano la propria parte.»