11 settembre 2024 - Gran parte dei problemi irrisolti del territorio sono esattamente uguali ad un anno fa e degli anni precedenti. Dobbiamo dare atto che l’amministrazione locale qualcosina ha fatto, in particolare sulle scuole e sul sociale, ma se andiamo ad analizzare quello che i cittadini si aspettavano sui grandi problemi che vanno avanti da anni, allora il bilancio è completamente negativo.
Abbiamo ancora i marciapiedi come sono stati fatti circa cinquant’anni fa alla fondazione del quartiere. Nel tempo la superficie asfaltata ha subito l’usura e in alcuni punti l’asfalto non esiste più. Buche e radici degli alberi affioranti sono un vero attentato alle caviglie e ostacoli permanenti a chi deve percorrerli in carrozzina. Quando qualcuno si fa male, arriva la polizia municipale che delimita l’area con i nastri bianchi e rossi ma poi non c’è seguito alla riparazione. Con il tempo spariscono i nastri di sicurezza e i supporti e quelle radici affioranti costituiscono di nuovo pericolo per i passanti. L’ultimo di questi casi è vicino all’entrata di parco Loriedo a viale Franceschini.
A proposito del parco di piazzale Loriedo, l’impegno istituzionale a riportarlo come era una volta è stato disatteso. L’area è in completo abbandono e vittima di continue occupazioni. Solo quando il Municipio organizza qualche spettacolo per l’estate romana, c’è qualche cenno di cura del verde.
La cura del verde è un altro aspetto della negatività dei servizi che l’amministrazione fornisce all’utenza. Solo le aree curate a spese dei cittadini hanno un volto abbastanza gradevole. Per il resto erbacce e sterpi si impadroniscono di ampie fette del territorio. Per di più quest’anno l’assessora all’ambiente ha deciso che non era il caso di curare (circa una volta l’anno) tutte le aree del territorio ma di lasciare parti di crescita selvaggia. Il cosiddetto “Taglio differenziato” per consentire alle piante di completare il loro ciclo vegetativo. Se poi questa scelta incomprensibile va ad alimentare i roghi tossici accanto alle discariche, pazienza.
Gli impegni presi da Comune e Regione per il casale storico della Cervelletta sono ancora sulla carta e, a mio parere, lì resteranno lasciandoli in eredità a chi subentrerà poi ad amministrare il territorio.
La sicurezza stradale di Colli Aniene continua ad essere ignorata al di là delle chiacchiere. Zone 30, dissuasori, segnaletica luminosa etc. vengono realizzati da altre parti ma non nel nostro quartiere.
Il ritorno alla raccolta rifiuti porta a porta è stato solo uno spot elettorale dell’attuale presidente del IV Municipio. Le istituzioni non sembrano avere la forza e la decisione per contrastare le aziende municipalizzate.
L’illuminazione stradale in diversi punti è quasi inesistente a causa del filtro delle alberature che non vengono potate come andrebbe fatto.
I roghi tossici sono sempre presenti e i livelli di diossina sul territorio dopo gli incendi sono un vero attentato alla salute. Anche qui si verifica lo scaricabarile istituzionale per il quale la colpa è sempre di qualcun altro o di chi li ha preceduti nell’amministrazione del territorio. Scusate ma io mi pongo una domanda rivolta agli attuali amministratori locali: ma non siete stati eletti per risolvere i problemi? Allora, fatelo o state zitti che fate più bella figura.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, meglio evitare di parlarne; sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.
Ultimamente a Colli Aniene, ma probabilmente in tutto il territorio del tiburtino, c’è un’invasione di zanzare soprattutto a causa della presenza depuratore e del fiume Aniene. Una volta veniva effettuata periodicamente la disinfestazione ora ci lasciano alle continue punture di questo insetto portatore di virus anche seri.

Per concludere, questo territorio meriterebbe un vero "cambio di passo" che non sia solo uno slogan elettorale.

Antonio Barcella
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