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dicembre 2016 - Con una Memoria di Giunta a firma
della sindaca Virginia Raggi, il 18 novembre scorso la Giunta
Capitolina ha indicato al Dipartimento Politiche Sociali e
della Salute di Roma Capitale l’adozione di un Piano di Lavoro
cittadino denominato “Progetto Inclusione Rom”. Nel
testo della Memoria si sottolinea come le linee politiche
adottate nel passato in riferimento alle baraccopoli per soli
rom abbiano prodotto «il risultato di moltiplicare
da un lato insicurezza e conflitti nelle periferie e dall’altro
di aumentare il livello di emarginazione delle popolazioni
Rom, Caminanti e Sinti, senza garantire alcun processo di
inclusione sociale nonostante le ingenti risorse economiche
investite nel settore». Il punto nodale, viene
affermato, è la questione abitativa
che «influisce sulla condizione di vita dei singoli
soggetti e della comunità perché incide sulle
possibilità di accesso ai servizi, di vita sociale
con le altre popolazioni residenti oltre che sulle opportunità
di accesso al lavoro e all’istruzione» e per tale ragione,
in una prospettiva di approccio interdisciplinare, viene adottato
un Workplan “Progetto Inclusione Rom” con indicazione sintetica
delle azioni nel periodo gennaio-luglio 2017.
Il
Piano di Lavoro prevede, tra le altre cose, il coinvolgimento
della Regione Lazio, dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione
Razziale, del Ministero del Lavoro e dell’ANCI, l’avvio di
accertamenti patrimoniali, due delibere (la prima per l’istituzione
di un Tavolo, la seconda per il superamento degli insediamenti),
la preparazione di un bando e Capitolato Europeo, incontri
con cittadini rom e non rom, la costruzione di un network
di organizzazioni.
Associazione
21 luglio esprime una cauta soddisfazione per il documento
prodotto dalla Giunta Capitolina. «Registriamo – sottolinea
l’organizzazione – come per la prima volta nella Capitale
venga prodotto un cronoprogramma per l’avvio del processo
per il superamento delle baraccopoli abitate dai rom. Il segnale
è quindi importante e non di poco conto».
Secondo
Associazione 21 luglio è fondamentale come la questione
abitativa sia stata posta al centro in un quadro dove l’approccio
interdisciplinare appare condizione indispensabile per l'avvio
di un lavoro fondato su basi solide.«Auspichiamo
– conclude Associazione 21 luglio - che la Memoria
di Giunta rappresenti lo spartiacque con le politiche passate,
l’inizio della fine del “sistema campi” che negli anni ha
prodotto lesione dei diritti umani, fenomeni corruttivi e
assistenzialismo inconcludente. Lo sarà realmente se
ad essa seguirà il congelamento dei bandi milionari
che nei prossimi mesi potrebbero ridare vita ad un perverso
sistema di realizzazione e gestione di nuovi insediamenti.
Ma la cartina di tornasole sarà la discussione nell'Aula
dell’Assemblea Capitolina della “Delibera di iniziativa popolare
per il superamento dei campi” sottoscritta da 6.000 cittadini
romani che avverrà entro gennaio 2017. La sua approvazione,
sollecitata dal Comitato “Accogliamoci” di cui Associazione
21 luglio è parte, potrà essere il segnale concreto
e definitivo di un'inversione di rotta da tanti auspicato
che potrà consentire alla città di Roma di relegare
al passato la vergognosa e tragica stagione delle baraccopoli
per soli rom».