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Bloccano le auto per l’inquinamento atmosferico ma chi fermerà i roghi alla diossina ?

14 dicembre 2016 - Mentre le automobili vengono bloccate da un provvedimento della Giunta comunale a causa dell’innalzamento delle polveri sottili, una nube velenosa, frutto dei roghi tossici di plastiche e materiali pericolosi, ha attraversato ieri sera l’abitato di Colli Aniene tra l’indifferenza generale. Non passa sera ormai che Colli Aniene o Tor Sapienza non vengano inondati dalla nauseabonda puzza di plastica bruciata. Dipende soltanto dalla direzione del vento. Nessuno ferma le mani incendiarie di questi piromani. Una questione mai veramente affrontata fino ad oggi perché è dai risvolti delicati e implica provvedimenti verso una etnia che viene tutelata più dei romani. Ricordiamo alle istituzioni che non è razzismo applicare la legge che protegge i cittadini dai delitti ambientali. È una legge quella della “terra dei fuochi” che proprio voi politici avete scritto ma che non applicate, come è vostro dovere, per difendere la comunità da questi soprusi. È più facile multare le auto che intervenire a tutela del territorio.
Riprendiamo un estratto di un post di Facebook pubblicato qualche tempo fa in cui venivano evidenziati i pericoli dei roghi tossici per la nostra salute, facendo riferimento alla terra dei fuochi della Campania:

ROGHI TOSSICI: COSA SI DEVE SAPERE

Cosa viene bruciato?
Vengono bruciati rifiuti urbani, rifiuti differenziati, rifiuti ospedalieri, rifiuti edili, rifiuti elettrici, scarti delle industrie tessili illegali del vesuviano e rifiuti tossici, nello specifico amianto.

Da dove provengono questi rifiuti?
Dallo smaltimento illegale. “Lo smaltimento illegale di rifiuti industriali è il più pericoloso campo d’attività delle ecomafie e uno tra i business illegali più redditizio. Anziché essere trattati e gestiti secondo le norme, che ne assicurano lo smaltimento in regime di sicurezza ambientale e sanitaria, i rifiuti speciali vengono nascosti e così avvelenano l’aria, contaminano le falde acquifere, inquinano i fiumi e le coltivazioni agricole, minacciano la salute dei cittadini, contaminando con metalli pesanti, diossine e altre sostanze cancerogene i prodotti alimentari. In questo racket, insieme alle mafie, agiscono i manager delle aziende, faccendieri, amministratori locali e tecnici senza scrupoli che insieme costituiscono una vera e propria associazione criminale, una Rifiuti Spa, che conta su pratiche collaudate di corruzione, frode ed evasione fiscale, attiva da nord a sud su tutto il territorio nazionale.” Testo tratto dal sito di Legambiente www.legambiente.it

Cosa produce la combustione di questi rifiuti?
Produce l’emissione nell’aria di diossina e furani, sostanze tossiche e cancerogene.

Cosa comporta l’esposizione a queste sostanze?
Aumenta sensibilmente il rischio di tumori e l’incidenza di malformazioni congenite.
“Negli ultimi venti anni «in provincia di Napoli (città esclusa, ndr) si sono avuti incrementi percentuali del tasso di mortalità per tumori del 47% fra gli uomini e del 40% tra le donne, incrementi che sono stati rispettivamente del 28,4% e del 32,7% anche in provincia di Caserta». Mentre in Italia, negli stessi ultimi venti anni, «i tassi sono viceversa rimasti tendenzialmente stabili» e «al Nord sono addirittura diminuiti».
Come meticolosamente annota, spiega e certifica lo studio sui Comuni campani, appena concluso dall’Istituto nazionale per i tumori “Pascale” di Napoli. La connessione strettissima fra emergenza rifiuti e impennata della mortalità è fin troppo evidente
”.

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