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dicembre 2016 - Domenica 11 dicembre si è
svolto il primo appuntamento, programmato dalla Giunta Capitolina,
con le "domeniche ecologiche".
Un'occasione non solo per tentare con la riduzione del traffico
di far respirare di nuovo la città, ma anche per sensibilizzare
i cittadini all'adozione di nuovi stili di vita legati ad
una mobilità sostenibile.
Peccato però che l'ammistrazione comunale non riesca
a sfruttare nel migliore dei modi le "domeniche ecologiche"
trasformandole in giornate in cui i romani si sentono costretti
a rimanere nelle loro case, quasi come una punizione per aver
usato troppo le loro stesse automobili.
"Le domeniche ecologiche sono diventate ormai l'ennesima
occasione sprecata - afferma Amedeo Trolese, presidente del
Circolo Città Futura di Legambiente - per le istituzioni
municipali e comunali di avvicinarsi alle persone, ascoltando
la loro voce ed aiutandoli a comprendere le soluzioni per
vivere in una città migliore".
Passeggiate fianco a fianco per scoprire le realtà
culturali dei quartieri, percorsi in bicicletta per godere
della bellezza dei parchi, incontri di piazza per parlare
delle forme di mobilità dolce da adottare nella metropoli.
Queste sono solo alcune delle iniziative che potrebbero arricchire,
messe in atto solo da alcune associazioni, questi appuntamenti
rendondoli così più piacevoli e costruttivi.
"Oltre a mettere in campo queste iniziative - continua
Trolese - dovrebbe essere anche eliminata la finestra
di quattro ore (dalle 12.30 alle 16.30) ristabilendo un blocco
totale per tutte le auto e senza interruzione alcuna. Legambiente
chiede a Roma una politica ambientale più solida -
conclude il presidente del Circolo - eliminando le automobili
dalla strada rilanciando con risolutezza il trasporto pubblico,
ampliando le zone a traffico limitato, creando nuove zone
di pedonalizzazione nelle strade e piazze di ogni quartiere
e nuove piste ciclabili".
Speriamo che questo appello possa fare da monito per le prossime
domeniche in programma nel 2017.