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gennaio 2017 - Era l’inizio del mese di settembre
dello scorso anno quando l’Assessore Pirrone del IV Municipio
annunciava
in pompa magna di aver siglato un accordo con l’Istituto
di Ricerca per la Difesa Civile e la gestione delle Emergenze
russo per l’analisi e valutazione delle strutture scolastiche
nel territorio del Municipio IV. Nei giorni successivi sono
state eseguite oltre 40 ispezioni in altrettanti edifici scolastici
del tiburtino ma da quel momento un fitto mistero è
calato su questa storia. Dalla Russia è arrivato in
Italia solo il gelo.
Dopo le vacanze di Natale gli studenti del IV Municipio torneranno
a scuola senza la garanzia di entrare in un edificio sicuro
dove non è affatto garantito che le scosse telluriche
dei mesi scorsi non abbiano prodotto nuove crepe su pareti
che ne presentavano già in abbondanza. Ritardi di comunicazione
o un modo di rimandare ancora una volta il compito di affrontare
i problemi delle strutture scolastiche? Probabilmente la Giunta
del IV Municipio non ha ben compreso in quale ginepraio andava
a cacciarsi con le ispezioni fatte sulle scuole di Colli Aniene.
Le immagini delle vistose crepe e ferri scoperti sulle pareti
esterne degli edifici scolastici del territorio sono finite
sui principali quotidiani della città. Gran parte di
queste strutture pubbliche sono prive del certificato di stabilità
e molte di queste non passerebbero un serio esame di idoneità,
come abbiamo più volte riportato nei nostri articoli.
Per noi tutto questo non è nuovo, il nostro sito è
pieno di denunce delle situazioni più critiche rilevate
nelle scuole del quartiere. Problemi che abbiamo riportato
ad ogni livello dell’amministrazione di prossimità
e del Campidoglio ma poco o nulla è stato fatto per
porvi rimedio. Ora siamo arrivati anche ai “misteri” come
la sparizione delle risultanze delle verifiche fatte dai tecnici
russi o la mancata risposta sugli accessi agli atti che proprio
noi abbiamo richiesto sulla scuola Balabanoff.È
lecito porsi la domanda: “Che cosa nasconde il IV Municipio?”
Cominciamo a non essere più soli in questa battaglia
di civiltà. Il Corriere.it proprio due giorni fa pubblicava
un articolo dal titolo “Scuole
e verifiche sulla stabilità - Il mistero dei tecnici
russi ingaggiati ma svaniti nel nulla” nel quale
riportava una nota della Dr.ssa Patrizia Di Nola, responsabile
della Direzione tecnica del Municipio: «A questo
ufficio era stato comunicato da parte dell’assessorato ai
LLPP del Municipio che le elaborazioni effettuate dalle misurazioni
delle due squadre di specialisti russi sarebbero pervenute
entro il 31 dicembre; questo ufficio non ha potuto effettuare
valutazione delle risultanze, di conseguenza elaborerà
detti dati non appena perverranno».
Dunque, nessun report russo e nessuna analisi del rischio,
solo "fuffa".
A
proposito del gelo di questi giorni... molti dirigenti scolastici
stanno chiedendo al Comune di accendere i termosifoni nelle
scuole già da domenica ossia il giorno prima della
riapertura delle scuole. Ci sembra una richiesta sensata e
dai costi non eccessivi.