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gennaio 2017 - Stop alle auto il 22 gennaio a Roma
per la seconda delle quattro domeniche ecologiche della stagione,
la prima del 2017, che prevede il divieto totale della circolazione
ai veicoli dotati di motore endotermico, nella zona a traffico
limitato denominata "Fascia Verde" del PGTU, (Piano
Generale del Traffico Urbano) nelle fasce orarie 7.30-12.30
e 16.30-20.30. Il Circolo Città Futura di Legambiente
anima la domenica ecologica (appuntamento ore 10 Largo Preneste)
con una visita in bus o in bici al MAAM (Museo dell'Altro
e dell'Altrove di Metropoliz_città meticcia) e presenta
le 10 proposte per abbattere l’inquinamento a Roma. A Roma
è allarme SMOG con PM10 oltre i limiti e con la centralina
di Largo Preneste campione di sforamenti (ndr=la stessa cosa
accade per le centraline della via tiburtina): bloccare il
traffico non solo di domenica per salvaguardare la salute
dei cittadini. Roma è tra le città peggiori
anche per la presenza di Biossido di Azoto. A Roma bisogna
avere il coraggio di togliere automobili dalla strada rilanciando
con risolutezza il trasporto pubblico, ampliando le zone a
traffico limitato e creandone di nuove, pedonalizzando strade
e piazze in ogni quartiere, realizzando il GRAB e nuove piste
ciclabili.
“Roma
e il nostro Municipio sono costantemente in allarme smog sia
per le ricorrenti condizioni climatiche che favoriscono l’accumulo,
giorno dopo giorno, degli inquinanti, che per la mancanza
di misure adeguate a risolvere il problema. – commenta
Amedeo Trolese, presidente del Circolo Città Futura
di Legambiente - Sono necessari interventi strutturali,
di lunga programmazione, i cui tempi di messa in opera superano
quelli del mandato elettorale di un sindaco. Servono misure
strutturali e permanenti, anche radicali e a volte impopolari,
per la cui realizzazione occorrono, per altro, investimenti
largamente al di sopra della portata dei Comuni, stretti dal
patto di stabilità, ma per questo vanno messe da parte
le posizioni politiche e dare il via ad un patto nazionale
e regionale e non alle misure inadeguate e scarsamente efficaci
prese finora – prosegue Trolese – Per questo Legambiente
ha preparato un elenco di proposte sugli interventi necessari
a migliorare davvero la qualità dell’aria. Bisogna,
da un lato, trasformare strutturalmente le città, le
modalità di trasporto e di spostamento, i suoi servizi
e le infrastrutture, dall’altro riqualificare il patrimonio
edilizio pubblico e privato rendendolo energeticamente sostenibile”.
Per
combattere davvero lo smog, Legambiente ha stilato un piano
in 10 mosse:
1.
Ridisegnare strade, piazze e spazi pubblici delle città
per favorire sicuri spostamenti a piedi e in bicicletta.
2. Una rete che attraversa la città per spingere la
ciclabilità.
3. Una mobilità verso “emissioni zero”.
4. Bus più rapidi, affidabili ed efficienti.
5. Treni pendolari, metropolitane, tram e bus elettrici o
a bio-metano per il trasporto pubblico nelle aree urbane.
6. Fuori i diesel e i veicoli più inquinanti dalle
città.
7. Solo uno spostamento su tre in macchina entro 5 anni.
8. Road pricing e ticket pricing.
9. Riqualificazione degli edifici pubblici e privati, per
ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti.
10. Riscaldarsi senza inquinare.