21
gennaio 2017 - Avviare una politica strutturale per
la riduzione dei rifiuti urbani, coinvolgendo i residenti
e le imprese di Roma Capitale e promuovere l’aumento della
raccolta differenziata sino al primo obiettivo del 65% della
produzione totale. Si punta al traguardo: ‘rifiuti zero’.
Con questo duplice intento la Giunta Capitolina ha approvato
una memoria che dà mandato all’assessora alla Sostenibilità
Ambientale, Pinuccia Montanari, di redigere un Piano per la
riduzione e la gestione dei materiali post consumo di Roma
Capitale.
La realizzazione del Piano si fonda su alcune azioni di carattere
programmatico:
- l’assegnazione di una Green Card ai residenti che consenta,
in collaborazione con la rete produttiva delle piccole e medie
imprese della città, di valorizzare i comportamenti
virtuosi;
- un programma per la riduzione di imballaggi;
- la sottoscrizione di protocolli di intesa tra l’amministrazione
e le associazioni di categoria e le Onlus, per implementare
la lotta allo spreco alimentare;
- l’elaborazione di un piano dettagliato sul compostaggio
domestico e di comunità;
- l’apertura delle fabbriche del riuso;
- riduzione dell'impatto ambientale dei prodotti utilizzati
dai servizi di manutenzione del verde;
- l’incentivo all’utilizzo di pannolini riutilizzabili;
- l’estensione del sistema di raccolta porta a porta per utenze
domestiche e non domestiche;
- la costruzione di nuovi Centri di raccolta municipali di
rifiuti urbani;
- il miglioramento del sistema di raccolta differenziata e
la riduzione dei rifiuti nei mercati rionali, con il progetto
Mercati a impatto zero;
- l’implementazione della raccolta differenziata in scuole
ed edifici pubblici;
- sviluppare un piano di raccolta di apparecchiature elettriche
ed elettroniche (RAEE) in sinergia con le associazioni di
categoria delle imprese;
- un piano di valorizzazione di metalli di produzione domestica
anche attraverso nuovi centri di raccolta pubblici dedicati;
- la riduzione di rifiuti dal settore edile abbandonati sul
territorio attraverso un progetto di raccolta capillare con
la partecipazione dei magazzini;
- un progetto di recupero degli oli vegetali, altamente inquinanti,
attraverso il posizionamento in aree pubbliche di contenitori
per la raccolta dedicata;
- la promozione dell’acqua del rubinetto, mediante il progetto
Acqua della Sindaca;
- il perseguimento della politica del Green Public Procurement,
"acquisti verdi", cioè con attenzione per
l'ambiente, negli appalti pubblici.
Un’altra leva decisiva per lo sviluppo del Piano risiederà
in una due diligence di Ama, con l’obiettivo di definire lo
stato dell’arte aziendale al ‘punto 0’ della nuova gestione.
La logistica aziendale verrà, inoltre, ottimizzata
attraverso un’articolazione per municipio delle divisioni
operative, mediante la razionalizzazione dei costi di trasporto
e riducendo le emissioni inquinanti dei mezzi e l’impatto
della flotta sul traffico.
Verranno, infine, individuati nuovi segmenti di mercato, in
termini territoriali, e nuovi prodotti, in termini di tipologia
di servizio reso, che valorizzino conoscenze, risorse umane
ed esperienza tecnico-gestionale, generando flussi finanziari
che migliorino l’assetto del bilancio di Ama.