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gennaio 2017 - Tante immagini di ambienti sporchi
e piccole discariche compaiono quasi ogni giorno sui social
network o sulle bacheche di internet e il dibattito si accende
su quali siano le cause che originano questo fenomeno: inciviltà
o disservizi? In realtà i sostenitori dell’uno
o dell’altro pensiero possono portare tanti fatti a sostegno
della propria opinione e spesso entrambe le posizioni hanno
ragione da vendere. Abbiamo fatto un giro del quartiere, armati
di macchina fotografica, e abbiamo documentato tante immagini
di danni all’ambiente. Ad esempio un cestino strapieno da
giorni è un disservizio come lo sono le strade non
pulite da mesi (o da anni) nonostante un contratto di servizio
che impone ad AMA di farlo. Non regge la giustificazione dei
macchinari rotti, è competenza di AMA programmare un
servizio all’altezza delle aspettative. Ma
tanti piccoli cumuli di rifiuti accantonati in strade o spazi
verdi sono il frutto dell’inciviltà di alcune persone,
come lo sono cestini bruciati o distrutti dai soliti vandali,
come lo sono bottiglie abbandonate al fianco delle panchine
con un cestino posto a meno di quattro metri e la campana
di vetro per la raccolta a circa quaranta metri. La stessa
inciviltà che usano alcuni esercizi commerciali che
abbandonano i propri rifiuti a pochi metri dal proprio negozio
o lasciano i bidoni di raccolta personale lungo i marciapiedi
per tutto il giorno quando dovrebbero tenerli in un deposito
non visibile. Perché per questi “signori” l’AMA non
usa lo stesso sistema di sanzione con cui si accanisce sui
condomini?
Continuando nel nostro viaggio dobbiamo addebitare come disservizio
i cumuli di foglie mai rimossi che ostruiscono le caditoie
e i passaggi pedonali. Vista la situazione di questi giorni,
siamo quantomeno fortunati che a Roma non si verificano da
tempo grossi temporali altrimenti, senza deflusso dell’acqua,
ci ritroveremmo con strade allagate e impraticabili.
Un discorso a parte merita il mercatino di via D’Onofrio dove
è diventata ormai prassi quella di abbandonare i rifiuti
sui marciapiedi o sotto ai cespugli. Lo spettacolo orrendo,
fatto di cartacce e verdure abbandonate lasciate sull’area
parcheggio quando vengono rimossi i banchi, è deprimente.
Sono proprio quei rifiuti che al primo soffiare di vento si
spargono lungo tutte le strade adiacenti senza che qualcuno
le rimuova. Purtroppo la pulizia si limita solo all’area parcheggio
e quello che vola rimane in eredità al quartiere. Dobbiamo
dire che quando quell’area veniva pulita direttamente da AMA,
prima che fosse appaltata ad una ditta esterna, il servizio
fornito ci appariva migliore ma pur sempre insufficiente.
Il
massimo grado di inciviltà si raggiunge con azioni
disgustose da parte di alcuni “selvaggi” (chiamarle persone
offenderebbe la categoria) che abbandonano rifiuti speciali
sul territorio ossia quegli scarti che vanno trattati in maniera
speciale (come le tante batterie d’automobile che si trovano
accanto ai marciapiedi o addirittura un gran numero di pneumatici
lasciati abbandonati in via Scalarini). Gli autori di queste
deplorevoli azioni meriterebbero di vivere nelle caverne e
non in una comunità.
Per combattere questi fenomeni abbiamo solo due possibilità:
mostrare con il nostro esempio che nel nostro quartiere esistono
tante persone civili che vogliono vivere in un ambiente pulito
e curato e procedere alle segnalazioni al Municipio, ad AMA
e alla Polizia Municipale di comportamenti inadeguati.