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gennaio 2017 - Venerdì prossimo alle 17.30
presso il Centro Culturale Gabriella Ferri in via di Galantara
7 (angolo via delle Cave di Pietralata) il Presidente, la
Giunta e i membri del Consiglio del Municipio IV incontreranno
la cittadinanza per discutere delle tematiche relative al
territorio.
Il primo quesito che mi sono posto come residente di questo
territorio è stato “che cosa posso portare all’attenzione
delle istituzioni locali?”. Di certo il materiale di
discussione non manca: scuole, strade, illuminazione pubblica,
sicurezza, ambiente, gestione del verde, mobilità,
progetti. Poi mi sono reso conto del tempo a disposizione
tra introduzione e conclusione, circa due ore per tutti i
19 quartieri del IV Municipio, circa sei minuti e mezzo per
ogni zona importante del territorio. Un tempo ridicolo
che basta solo per introdurre un argomento per ogni quartiere
quando le esigenze sono ben altre e i problemi andrebbero
sviscerati e dibattuti con i cittadini. Tanto per fare un
esempio paragonabile a questo: l’ultima deludente Conferenza
Urbanistica del IV Municipio è durata settimane, con
ripetuti incontri con i cittadini che hanno presentato tanti
progetti, purtroppo rimasti ad ammuffire nei cassetti di qualche
burocrate. Un impegno notevole che è servito solo a
giustificare decisioni già prese.
E poi esistono le diversità. I problemi di Portonaccio
o di Pietralata, dove il verde pubblico manca completamente,
non sono nemmeno accostabili a quelli di Settecamini, Tor
Cervara o Colli Aniene dove l’ampia presenza di parchi e verde
richiederebbero una cura diversa. Così come quartieri
con larga presenza di case popolari come Tiburtino III e Casal
Bruciato non possono essere confrontati con zone abitate da
soli proprietari delle loro abitazioni. Cosa importa ai residenti
di Tiburtino III di parlare di argomenti come “Affrancatura
o Prezzo Massimo di Cessione” o agli abitanti di Colli
Aniene di dibattere di ATER? Ogni zona dovrebbe avere
la possibilità di affrontare le proprie questioni e
soprattutto dovrebbe essere aperto un dialogo continuo con
i cittadini.
Ma se proprio vogliamo trovare un fattore comune per tutti
i quartieri del tiburtino mi focalizzerei sulla "VOGLIA
DI NORMALITA’" ossia mettere fine alla costante
emergenza con la quale è governato questo territorio
ormai da decenni. Normalità del manto stradale, normalità
nella sicurezza degli edifici scolastici, normalità
nella durata dei cantieri, normalità di girare nelle
strade in piena sicurezza o di vivere in appartamenti al sicuro
dai malviventi, normalità nella manutenzione del verde,
normalità nella gestione dei rifiuti e della pulizia
delle strade, normalità di respirare aria e non diossina,
normalità nella tutela dei beni storici del territorio,
normalità di un territorio con più centri culturali
e meno sale giochi e slot machine, normalità nel posteggiare
la propria automobile e ritrovarla integra il giorno dopo,
normalità nella gestione delle aree ludiche rimosse
e mai ripristinate, normalità nel funzionamento dei
mezzi pubblici e nei servizi in generale, normalità
nelle risposte dell’amministrazione locale alle richieste
di adeguamento dell’illuminazione pubblica, normalità
nella cura del territorio. Raggiunto questo primo obiettivo
si potrà poi parlare delle altre criticità da
risolvere.
Tutto questo è quello che vogliamo portare all’attenzione
della Presidente del IV Municipio Roberta Della Casa ma la
“normalità” in quanto tale non fa notizia
e quindi rinunciamo ai nostri sei minuti e mezzo di celebrità
sperando che il messaggio arrivi lo stesso a chi di dovere.
Antonio
Barcella
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