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febbraio 2017 - Nella notte tra il 3 e il 4 febbraio
nei pressi di via Balabanoff su diverse automobili sono stati
asportati i quattro pneumatici in dotazione ai veicoli. Una
brutta sorpresa si è presentata al risveglio per gli
ignari proprietari delle auto che le hanno ritrovate in equilibrio
precario su mattoni e crick. Altre automobili sono state danneggiate
solo per prelevarne il martinetto poi utilizzato per alzare
altre autovetture. Otto veicoli coinvolti in un’operazione
organizzata che certamente richiede del tempo, in una zona
ad alta densità abitativa. Nessuno che abbia notato
nulla o avvertito insoliti rumori.
Il fenomeno non è nuovo. Già nei giorni passati
sui social network sono stati denunciati fatti criminosi analoghi
e sparizioni complete di automobili. Una settimana fa, mi
è capitato di ascoltare per caso lungo viale Bardanzellu
la telefonata di una ragazza disperata che non riusciva a
capacitarsi come nella notte le avessero portato via la sua
automobile in un viale molto frequentato.
Siamo certi che le forze dell’ordine fanno il massimo con
le risorse a loro disposizione ma ormai i controlli di sicurezza
a noi cittadini appaiono insufficienti a mettere in difficoltà
questi professionisti del crimine. Il 9 gennaio abbiamo pubblicato
un articolo
dove i carabinieri avevano sorpreso due ladri a Pietralata
in flagranza di reato mentre, stavano tentando di forzare
lo sportello anteriore di un’autovettura parcheggiata. Avevamo
messo in correlazione gli episodi accaduti nel nostro quartiere
con l’arresto e pensavamo i militari dell’Arma avessero messo
la parola fine ai furti che accadevano nel nostro quartiere.
Invece eccoci di nuovo qui a parlare dello stesso argomento.
Che si tratti di scarso presidio o di eccessivo
garantismo verso i delinquenti che vengono subito
rilasciati dopo i furti, è arrivato il momento di intervenire
con azioni decise per contrastare gli episodi criminosi. La
sicurezza deve essere garantita ai cittadini.
La microcriminalità non si limita alle automobili,
purtroppo si stanno verificando anche tentativi di
truffe agli anziani con la vigliaccheria di chi si
approfitta delle persone più deboli. Una signora ci
ha raccontato che uscendo dal Centro Anziani di Tiburtino
III è stata avvicinata da una persona che gli ha detto
che era un amico del figlio, che non vive con lei, e che doveva
lasciare un pacco importante da consegnare al ragazzo. In
cambio doveva “anticipare” 1500 euro che poi il figlio le
avrebbe restituito. La signora per fortuna non è caduta
nella trappola e il malfattore si è allontanato, probabilmente,
alla ricerca di un’altra vittima.
In questi giorni, purtroppo, si sta assistendo impotenti,
a ripetuti e preoccupanti episodi di illegalità diffusa,
con una microcriminalità sempre più esperta
e arrogante, con il diffondersi di furti, rapine, danneggiamenti
e atti di vandalismo. Comportamenti che vanno contro la comunità
e le elementari norme e regole della convivenza civile, in
una sorta di onnipotenza, dove il malvivente di turno prevarica
coloro che civilmente provano a rispettare le regole ed a
comportarsi onestamente. In conseguenza di ciò, nella
cittadinanza aumenta sempre più la percezione di insicurezza
e un clima di paura e preoccupazione. Presto qualcuno tornerà
a parlare di ronde cercando di sostituire chi deve occuparsi
della sicurezza del territorio. Prima che questo accada auspichiamo
una pronta risposta alle richieste dei cittadini di vivere
in un ambiente sicuro e protetto.
Antonio
Barcella
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