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febbraio 2017 - Con la Memoria di Giunta n. 2 del
2017 l’amministrazione di prossimità del IV Municipio
manifesta parere contrario a nuovi trasferimenti di cittadini
stranieri nel territorio del tiburtino. Una notizia che non
mancherà di scatenare polemiche su un argomento molto
complesso che divide i quartieri, la città, la regione
e la nazione. Per questo ci atteniamo solo ai fatti evitando
di esprimere opinioni personali che in quanto tali prenderebbero
una posizione di parte. Del resto il valore di questo documento
lascia il tempo che trova, si tratta essenzialmente di un
atto politico che può essere scavalcato da una qualsiasi
ordinanza prefettizia o da un atto del Sindaco della città
o dal Governo della nazione. Il decentramento amministrativo
di questa città non è mai stato realizzato e
i poteri del Municipio sono alquanto limitati se non del tutto
nulli.
Il documento della Giunta parte con la premessa che la Prefettura
ha indetto una gara europea per l’affidamento dei servizi
connessi ai cittadini stranieri richiedenti asilo e che il
Municipio Roma IV è compreso nel Lotto 2 di Roma2.
Seguono alcune considerazioni che evidenziano come il Territorio
ha dato sempre disponibilità è si è dimostrato
sensibile alle necessità degli strati più fragili
della popolazione; che il nostro Municipio ospita già
numerosi Centri di Accoglienza; che la realtà del Municipio
è caratterizzata anche da aree ed infrastrutture occupate
in modo abusivo da cittadini senza fissa dimora, ROM comunitari/extra
comunitari che aggravano le condizioni igienico sanitarie
del territorio tra cui:
Centri Accoglienza – SPRAR: 1 in Via di Pietralata e 3 strutture
in via del Frantoio (Tiburtino III)
IMMOBILI OCCUPATI: Via Vannina – Via Tiburtina, ecc.
CAMPI ROM TOLLERATI E ABUSIVI: Via Tommaso Smith, Via Amarilli,
Via Salviati 1 e 2, Via Cave di Pietralata, Via di Settecamini/Casal
Bianco.
Per concludere: non sappiamo se questo documento abbia lo
scopo di distribuire in maniera più equa i richiedenti
asilo politico nella città o sia solo il frutto di
una politica egoistica e non solidale ma crediamo che il problema
vada affrontato e risolto molto più a monte ossia dal
Governo Italiano e dalla Comunità Europea (se quest’ultima
esiste ancora).
Antonio
Barcella
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