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febbraio 2017 - Mentre i furti delle automobili sono
diventati una vera e propria piaga per i quartieri di Colli
Aniene, Pietralata, Settecamini e Ponte Mammolo, arriva la
notizia di un successo dell’attività di investigativa
delle forze dell’ordine per un caso ripetitivo di rapine ai
danni di vari esercizi commerciali. Arrestata una coppia di
rapinatori del Tiburtino che agivano sul modello del celebre
film di Bonnie e Clyde: lui dentro la farmacia o il supermercato
di turno lei ad attenderlo fuori con l’auto accesa per fuggire
in pochi secondi.
Ad agosto, quando erano stati fermati dalla Polizia di Stato
dopo una rapina in un supermercato della Collatina, B.M.,
romano di 40 anni e N.E., romana di 39 anni, avevano dichiarato
di non essere complici e, per questo, solo “lui” era finito
in carcere.
L’arresto estivo è servito però da spunto agli
investigatori del commissariato Sant’Ippolito, diretto da
Isea Ambroselli, che hanno riesaminato, fotogramma per fotogramma,
le immagini di decine di rapine.
Gli agenti hanno così consegnato alla magistratura
le prove che inchiodano B.M. e N.E. quali autori di altre
2 distinte rapine: la prima in una farmacia e l’altra in un
supermercato, entrambe sulla via Tiburtina.
Chiari i ruoli dei due rapinatori: l’uomo commetteva materialmente
il reato e la donna lo attendeva in macchina con il motore
acceso.
Quando i poliziotti hanno ricevuto l’ordinanza di custodia
cautelare, l’hanno notificata a N.E.- che subito dopo è
stata accompagnata nella sezione femminile del carcere di
Rebibbia-. B.M. , che già da tempo “evitava di
essere trovato dalle guardie”, ha preferito andare da
solo a Rebibbia in compagnia del suo avvocato.
Ora attendiamo speranzosi che le forze dell’ordine fermino
anche i “topi” delle auto del tiburtino che stanno mostrando
sempre di più un’arroganza e un’impunità che
fa quantomeno pensare.
Antonio
Barcella
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