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aprile 2017 - Un’iniziativa da non perdere per gli
amanti dell’arte. Nella Biblioteca Comunale della Vaccheria
Nardi sarà inaugurata il prossimo 8 aprile alle ore
11.00 l'esposizione: “Le amiche dell’arte in mostra”.
Un evento in collaborazione con il Centro Culturale Fidia
e con l’Associazione Anton Rubinstein di Roma che vedrà
l’esposizione delle opere di Franca Mastrogiuseppe (scultura),
Maria Antonietta Meddi (scultura) e Maria Grazia Mosca (Pittura).
Il benvenuto musicale che accompagnerà l’evento sarà
con il talento emergente del pianoforte Valerio Tesoro. La
mostra, ad ingresso libero e gratuito, resterà aperta
fino al 20 aprile.
Appare subito evidente il filo comune che lega le tre amiche
dell’arte. In tutte e tre le artiste si scopre la gioia di
esprimere se stesse attraverso l’arte, senza pretendere altro.
Un’arte semplice che non va a scomodare i massimi sistemi
ma, meglio di quelli, capace di portare all’essenza di ciascuna
esistenza. La facoltà di creare un’opera d’arte non
ci è mai data da sola; va sempre di pari passo col
dono dell’osservazione. Il vero creatore trova sempre intorno
a sé, nelle cose più comuni o anche più
umili degli elementi degni di nota. Avrà
ispirazione dovunque. Gli basterà guardarsi intorno.
Col dono della meraviglia. La vita si trasforma così
in una festa e in un’avventura meravigliosa. Trascorrere il
tempo in compagnia di queste creazioni è una delizia:
mentre ti rallegrano ti fanno navigare in mondi fantastici,
ti donano verità capaci di conferire all’esistenza
valore e sapore, nonostante le avversità, la malattia,
la morte. Le tre artiste, pur seguendo percorsi creativi differenti,
si sono ritrovate accomunate in questi stessi ideali. Tre
donne capaci, con una mostra, di darci una lezione di vita.
Franca
Mastrogiuseppe con le sue sculture intende a celebrare
il dono della vita: le pin-up, le due piccole modelle-comari
che dialogano tra un papa, una lezione di pedagogia e un dentista
con il suo piccolo paziente.
Maria Grazia Mosca con i suoi paesaggi, i
suoi fiori le sue nature morte usciti da una tavolozza meditativa.
Il suo impegno nell’arte è tutto negli occhi di quel
ragazzino di fronte alla vita.
Maria Antonietta Meddi alla ricerca di spazi
e volumi nella deformazione accresciuta delle immagini: un’umanità
raffinata, comica e perdente alla maniera di altri grandi
alla ricerca di se stessi.
Antonio
Barcella
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