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maggio 2017 - Cambiano le amministrazioni ma non
si vede la fine dell‘emergenza rifiuti nella capitale. Cassonetti
stracolmi mentre la raccolta dei rifiuti torna in crisi. Sono
bastati due ponti festivi per far tornare Roma nell’incubo
delle strade invase dai rifiuti. Purtroppo la normalità
di avere servizi adeguati non fa parte di questa città.
Un’emergenza che va risolta velocemente perché rischia
davvero di degenerare. E insieme all’emergenza torna il balletto
dei rimpalli di responsabilità e accuse reciproche.
La Regione Lazio chiede l'apertura di una discarica di "servizio"
e l'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari risponde denunciando
un nuovo "complotto", parlando di atti di sabotaggio
agli impianti di Trattamento Meccanico Biologico. “Da
decenni il trattamento di materiali post consumo del Lazio
– scrive in una nota l’Assessore alla Sostenibilità
Ambientale di Roma Capitale, Pinuccia Montanari - è
noto in Europa per le gravi carenze strutturali. La magistratura
è al lavoro per chiarire quali interessi abbiano tratto
vantaggio da tali lacune mentre il Comune da mesi lavora per
dare le risposte attese dai cittadini. Oggi a quelle carenze
si aggiungono atti criminali di sabotaggio a impianti e macchinari
AMA, vanificando il lavoro di raccolta e spazzamento di tanti
suoi addetti. Episodi come quello denunciato da AMA, ex art
340 c.p. su cui sarà la Magistratura a fare luce, non
devono più ripetersi e metteremo in atto ogni azione,
coinvolgendo tutti gli altri soggetti istituzionali preposti,
per impedire che le azioni criminali di questi giorni si ripetano.
Ogni manomissione degli impianti di Trattamento Meccanico
Biologico si traduce immediatamente in ritardi nella raccolta,
che necessita poi di giorni per tornare a normalità.
La Regione Lazio ha un piano di gestione dei rifiuti vecchio,
che risente della scelta del passato di avere come unico sbocco
la discarica più grande di Europa. Questa soluzione,
come quella di aprire nuove discariche non è più
percorribile. Rigettiamo perciò attacchi al Comune
da chi, Ministero e Regione, non ha voluto rendere il Lazio
autonomo sul fronte dei rifiuti”.
Mentre
le istituzioni litigano i cittadini soffrono.
Antonio
Barcella
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