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maggio 2017 -Prendiamo spunto dall’episodio di vandalismo,
che ha portato alla distruzione di un’aiuola davanti alla
scuola di via Santi creata dal gruppo Retake Colli Aniene
in collaborazione con Piccoli Giganti onlus, per parlare di
vandalismo. “L'aiuola fatta con tanto amore – dichiara
Milena leader del gruppo Retake - è stata vandalizzata,
le piantine calpestate, sradicate e gettate a terra. Comunico
che le piantine sono state prontamente ripiantate e annaffiate...
e così avverrà ad oltranza. Questi gesti sono
fini a se stessi: un'intera comunità che vuole un cambiamento
non può e non rimarrà vittima della vigliaccheria
e dell'ignoranza di pochi... l'indifferenza non ci appartiene,
la rassegnazione neanche!”
Un fenomeno codardo e demenziale che si contrappone al lavoro
del volontariato. Quello dell’aiuola è solo la punta
dell’iceberg di brutalità che vanifica il lavoro di
chi si mette a disposizione gratuitamente per la comunità.
Tanto per segnalare qualche altro atto incivile potremmo ricordare
la sistematica distruzione di panchine ed altri arredi urbani
nel largo posto in via Ruini, nel parco Auspicio e in piazza
Franchellucci oppure la ricopertura con manifesti politici
del muro posto all’angolo tra viale Togliatti e viale Franceschini
da poco ripulito e riverniciato da un evento Retake. Si potrebbero
poi analizzare le migliaia di scritte che imbrattano i muri
condominiali, che nella maggior parte dei casi servono solo
per inneggiare agli “eroi” di sport e politica quando addirittura
sono solo graffiti senza alcun significato vuoti come la testa
di chi li ha prodotti.
I motivi che spingono i vandali a comportarsi in questo modo
sono i soliti già sviscerati dai tanti trattati di
psicologia. Generalmente si tratta di un fenomeno presente
nell’età adolescenziale che porta i ragazzi a unirsi
in branco per sfregiare e distruggere tutto quello che incontrano
sul loro cammino solo per creare un diversivo alla monotonia
di tutti i giorni. La noia e l'incapacità di gestire
la solitudine li porta a compiere un atto vandalico di cui
non comprendono la vigliaccheria. Solo in gruppo riescono
a sfogare questi bassi istinti ed è l'unico modo che
conoscono per liberarsi dall'energia negativa che li assale.
Sono gli stessi che sempre in branco, spesso, sono autori
di episodi di prevaricazione e bullismo nelle scuole e sui
social network.
Il volontariato e i residenti di Colli Aniene non si arrenderanno
a pochi incivili!
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
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