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maggio 2017 - Partecipare come ospite alla presentazione
del Laboratorio di giornalismo dei ragazzi di terza media
(sezioni C e B) della scuola di via Santi, oltre a gratificarmi,
mi ha fatto comprendere come il mondo della scuola stia cambiando,
in meglio, grazie ad insegnanti che sperimentano nuovi metodi
di lavoro e forme di integrazione delle varie materie. L’entusiasmo
degli studenti e dei professori mi ha colpito in maniera positiva
e mi ha fornito alcuni spunti di riflessione. Partiamo dalla
creatività artistica dei ragazzi ammirata attraverso
le loro riproduzioni di quadri famosi ed esposte lungo i corridoi
della scuola. Dagli impressionisti francesi a Raffaello, da
Picasso all’albero della vita di Klimt. Grazie agli insegnanti
e ai dirigenti scolastici nella scuola di via Santi viene
stimolata la ricerca, come nel caso del laboratorio giornalistico,
e qualsiasi forma espressiva artistica dei ragazzi. Quindi
è facile incontrare lungo il percorso della scuola
opere artistiche sugli oggetti più disparati, da una
porta ad un tavolo, dalle sedie ad una parete. Disegni e colori
che rendono l’ambiente molto accogliente ed adatto alla sua
funzione educativa.
Ed
è così che laboratori di sperimentazione diventano
l’occasione per lavorare tutti insieme al fine di realizzare
un obiettivo. La geometria delle forme si lega splendidamente
alle lettere e al disegno artistico, la ricerca storica diventa
uno stimolo per l’estro dei ragazzi, la cronaca fornisce spunti
di riflessione sull’integrazione razziale e sull’accoglienza
dei migranti. Del resto la scuola di via Santi è già
un luogo di accoglienza multietnico dove i ragazzi sono soltanto
ragazzi e nessuno osserva il colore della pelle o la religione
professata.
Una scuola che cambia e si aggiorna senza trascurare il suo
mandato educativo. A mio parere, se la Balabanoff è
riconosciuta come un’eccellenza per il suo indirizzo musicale,
la scuola di via Santi lo è di fatto per quanto riguarda
l’espressione artistica. Vi invito, in occasione del prossimo
Open Day o durante la promozione di uno dei tanti eventi culturali
e sportivi che aprono la scuola agli ospiti, di visitare questo
istituto e di osservare il lavoro dei ragazzi e dei docenti.
Ne rimarrete piacevolmente sorpresi e verrete contagiati dall’entusiasmo
e dalla creatività che si respira nelle aule e fuori
di esse.
Antonio
Barcella
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