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giugno 2017 - Il solito nastro bianco e rosso, posizionato
da un solerte impiegato del IV Municipio, inibisce da oggi
il vialetto di accesso della scuola materna Ettore Franceschini
in via Gullo. Il nastro di sicurezza è stato posizionato
dopo aver verificato che esiste un potenziale pericolo di
caduta di un albero evidentemente malato. Questo provvedimento
costringe bambini e genitori a circumnavigare l’area pericolosa
passando su un’area sterrata. Certo che pensare di fermare
bambini dai tre ai cinque anni con un semplice nastro rosso
è quantomeno da incompetenti. Questa mattina abbiamo
visto tanti bambini scappare dai genitori e passare sotto
il cosiddetto nastro di sicurezza. E dove sta la notizia in
questo caso? È prassi usuale che il IV Municipio utilizzi
una grande quantità di nastri bianchi e rossi per segnalare
un pericolo sul territorio. Nella stessa scuola, sono mesi
che staziona la stessa tipologia di nastro su uno scivolo
di legno senza aver mai provveduto alla riparazione o alla
sostituzione del gioco ludico per bambini. Purtroppo, nel
IV Municipio si fa un gran uso di questo sistema di segnalazione
senza che poi seguano le dovute azioni di riparazione. Qualche
esempio? Il muro pericolante del parco Livio Labor in viale
Sacco e Vanzetti di cui sono rimasti pochi brandelli del nastro
senza aver rimesso in sicurezza l’area; il giardino della
scuola elementare Balabanoff dove sono mesi che stazionano
i resti di potature di alberi ammonticchiati in giardino in
attesa della rimozione; sempre nella scuola elementare Balabanoff
sono praticamente scomparsi i nastri che inibivano l’area
intorno ai prospetti esterni che presentano ancora pericolo
di caduta pezzi di cemento (detta area era stata inibita dopo
un sopralluogo dei vigili del fuoco); altre scuole hanno presentato
e ancora presentano situazioni di pericolo mai rimosse come
la Sommovigo e la Italo Calvino; nella scuola di via Santi
solo la caduta di una signora ha accelerato i lavori per una
perdita d’acqua; nelle aree spartitraffico di viale Franceschini
e di viale Bardanzellu ci sono ancora nastri segnalatori di
aree dove sono caduti grossi rami non rimossi; nell’area verde
di via Zanardi c’è da tanto tempo un’area pericolosa
inibita all’uso. E potremmo continuare con un lungo elenco
di queste situazioni se non ci limitassimo al solo quartiere
di Colli Aniene e non di tutto il territorio del tiburtino
dove casi di questo tipo ce ne sono tantissimi.
Auspichiamo meno “posizionatori di nastri” e più “addetti
alle riparazioni”. Una Dirigente Scolastica di questo territorio,
un giorno, mi ha confidato che ogni volta che segnala un guasto
al Municipio riceve la visita di un solerte impiegato che
controlla l’inconveniente e verbalizza il problema, mai che
venga inviato in anteprima un idraulico o un falegname per
la riparazione. Pensate a quanto denaro si potrebbe risparmiare
by-passando il controllo comunale e dando maggiore discrezionalità
ai Dirigenti Scolastici con i soli controlli a campione.
Chiudiamo l’articolo con una battuta ironica: speriamo
che il IV Municipio non finisca la sua dotazione di nastri
bianchi e rossi altrimenti sarebbero dolori!
In data 8 maggio 2017 l’associazione Vivere a Colli
Aniene ha inviato al IV Municipio una segnalazione in
merito al fatiscente stato dei prospetti esterni dell’edificio
scolastico che ospita la Scuola Materna Ettore Franceschini
(con foto allegate). Il cemento risulta spaccato in
più punti con diversi ferri strutturali scoperti
e senza alcun tipo di trattamento anti corrosione. Abbiamo
evidenziato inoltre che questa scuola non possiede più
attrezzature delle aree ludiche del giardino rimosse
da diversi anni per motivi di sicurezza. L’ultima presente,
un grosso scivolo in legno, è stata inibita all’uso
con I classici nastri bianchi e rossi. Nessuna
risposta da parte del IV Municipio.
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Antonio
Barcella
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