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luglio 2017 - Le abitazioni costruite 40 anni fa
nel nostro quartiere stanno mostrando tutti i loro limiti
dal punto di vista dell’efficientamento energetico. Dalla
loro costruzione sono nate nuove tecnologie in grado di ridurre
notevolmente il consumo energetico, ma la domanda da porsi
è: “Queste nuove soluzioni possono essere applicate
ad edifici costruiti diversi decenni fa?”. La risposta
arriva da un progetto, finanziato dalla Comunità Europea,
che ha realizzato uno studio su tre immobili di altrettanti
metropoli europee: Roma, Manchester, Saragozza. La scelta
della proposta migliore è poi finita su un fabbricato
di Roma nel quartiere di Colli Aniene: l’edificio 12 di via
Efisio Orano.
Tutta la materia è stata oggetto del “Seminario
sull’efficienza energetica degli edifici esistenti - le precondizioni
per un intervento di efficientamento” svolto ieri
nella Sala Falconi, proposto nell’ambito della settimana europea
dell'energia sostenibile (EUSEW) e in coordinamento con il
progetto “BuildHEAT”
(GA 680658) dedicato alla rigenerazione urbana attraverso
soluzioni altamente innovative per l’efficientamento energetico
degli edifici nel quartiere di Colli Aniene.
Anche questa volta il seminario è iniziato con le poltrone
vuote delle istituzioni del IV Municipio e con l’imbarazzo
degli organizzatori. Ne era stata annunciata la presenza ma
improrogabili impegni hanno costretto la Presidente del IV
Municipio Roberta Della Casa e l’Assessore all’ambiente Pirrone
a mancare l’appuntamento. L’unica considerazione che mi permetto
di fare è che detti impegni dovevano essere molto importanti
per rinunciare alla presentazione di un progetto europeo di
una rilevanza strategica per tutto il territorio del tiburtino
e della capitale. Non vogliamo proprio prendere in considerazione
che questi forfait possano essere dovuti ad un particolare
idiosincrasia di questa amministrazione per Colli
Aniene e i suoi residenti (mia nonna diceva: “meglio essere
invidiati che compatiti”).
Tornando al tema del dibattito l'efficienza energetica è
al centro della strategia europea che ha istituito la piattaforma
europea per l'efficienza energetica (E3P) organizzata intorno
alle sei aree tematiche: prodotti, città, edifici,
trasporto, industria, e infine, distribuzione (riscaldamento,
raffreddamento e elettricità).
Dopo una breve introduzione del Dr. Maurizio Puggioni con
i saluti alla platea, è seguito l’intervento del Presidente
della RETE RIGENERA Ing. Stefano Rocchi che riassumiamo con
alcune dichiarazioni: “Le abitazioni costruite 40 anni
fa presentano problemi dal punto di vista efficientamento
energetico. È su questo punto che vogliamo intervenire
come rete d’imprese ossia realizzando un progetto che deve
diventare un modello per il quartiere. Si tratta di un intervento
cosiddetto ‘pesante’. Interverremo sull’edificio utilizzando
tecnologie importanti con l’obiettivo di ridurre la bolletta
energetica almeno dell’80% rispetto all’attuale. Al momento
esistono le tecnologie per portare l’efficientamento al massimo
livello mentre lo scoglio più arduo è convincere
le persone dell’importanza della proposta.”
Sono seguiti gli interventi della dr.ssa Anna Moreno che ha
presentato un prodotto digitale per la modellazione elettronica
delle informazioni edili per un’edilizia sostenibile; del
dr. Carlo Proietti (AIC) che tra l’altro ha evidenziato come
il processo di riqualificazione energetica non può
essere solo a carico delle famiglie ma, poiché ne viene
un beneficio per la comunità, deve avere forme di incentivazione
da parte della pubblica amministrazione; il dr. Mario Nocera
(ENEA) ha fornito informazioni sugli strumenti di incentivazione
per interventi di efficienza energetica sugli Immobili (detrazioni
e altro); la dr.ssa Marina Varvesi (AISFOR) ha illustrato
il progetto SMART_UP ossia come assistere gli utenti ad essere
più efficienti per consumare meno e consumare meglio
per ridurre il rischio della “povertà energetica”;
l’architetto Pierluigi Cavicchioni è entrato nel merito
dell’esecuzione del progetto esponendo le precondizioni per
un intervento di efficientamento edilizio e le difficoltà
che impattano sulla proposta per violazioni ed abusi presenti
sull’edificio e mai sanati; il dr. Fabrizio Martini ha comunicato
come sia importante conoscere bene la storia dell’edificio
per ottimizzare gli interventi relativi all’impiantistica
e all’isolamento termico; per concludere il dr. Giorgio Scavino
(RIGENERA) ha esposto come il progetto Buildheat non tratti
di sola tecnologia ma è l’occasione di uno scambio
culturale fra abitanti.
Per concludere, bisogna proseguire con questi incontri sul
tema dell’efficientamento energetico per capire i vantaggi
che una soluzione di questo genere ha sia per l’ambiente e
sia per le tasche dei consumatori. La rivalutazione dell’immobile
a seguito di questi interventi è solo uno degli aspetti
positivi che va messo in evidenza. Passare dalla classe G
alla classe A significa diminuire nettamente il fabbisogno
energetico del proprio appartamento con una differenza notevole
in termini di costi per l’energia consumata.
Antonio
Barcella
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