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Sicurezza - Non è reato riprendere immagini delle scale e dei pianerottoli condominiali

1 agosto 2017 - Sentenza rivoluzionaria, n. 34151 del 12 luglio 2017, della Corte di Cassazione in cui si stabilisce che la telecamera privata installata ad inquadrare una parte del pianerottolo e delle scale condominiali, nella parte contigua alla porta d'ingresso della propria abitazione, non viola la privacy di altre persone.
La Corte di Cassazione, nel respingere la tesi del vicino di casa secondo cui il pianerottolo condominiale costituisce pertinenza di un luogo di "privata dimora" ai sensi dell'articolo 614 del codice penale, ha invece affermato che le scale di un condominio e i pianerottoli delle scale condominiali non assolvono alla funzione di consentire l'esplicazione della vita privata al riparo da sguardi indiscreti, perché sono in realtà destinati all'uso di un numero indeterminato di soggetti e di conseguenza la tutela penalistica di cui all'articolo 615 bis del codice penale, relativa alle interferenze illecite nella vita privata, non si estende alle immagini eventualmente ivi riprese.
Nel caso in esame l’imputato, condomino di uno stabile, era stato condannato dal Tribunale per il reato di cui all'articolo 615 bis del codice penale per aver installato una telecamera sul muro del pianerottolo condominiale, nella parte contigua alla porta d'ingresso della propria abitazione, con cui inquadrava la porzione di pianerottolo prospiciente la porta suddetta, nonché "la rampa delle scale condominiali e una larga parte del pianerottolo condominiale", in tal modo videoregistrando chiunque entrasse nel raggio d'azione della telecamera. Secondo i Supremi Giudici le scale di un condominio e i pianerottoli delle scale condominiali non assolvono alla funzione di consentire l'esplicazione della vita privata al riparo da sguardi indiscreti, sia nel senso che altri non possano accedervi senza il consenso del titolare del diritto, sia nel senso che sia destinato a rimanere riservato ciò che avviene in quello spazio, poiché utilizzati da un numero indeterminato di soggetti.
Una sentenza che consegna al cittadino un nuovo strumento in più per difendere la propria abitazione dai malintenzionati.

Antonio Barcella
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