28
agosto 2017 - In meno di una settimana oltre mille
famiglie hanno firmato la Petizione
on line per la riapertura del Parco di piazzale Loriedo.
Un risultato a dir poco eccezionale se viene comparato con
le precedenti raccolte firme nel quartiere dove solo un cittadino
su cinque firmava sul web. Per ora non abbiamo ancora avviato
la raccolta di firme sulla carta ma è facile intuire
che possiamo contare su un bacino di raccolta per cinque o
seimila firme. Questo è solo per dimostrare quanto
il problema della “sottrazione” del parco alla comunità
sia avvertito nel quartiere e al di fuori di esso.
Dal fronte del Municipio tutto tace! La Presidente del IV
Municipio Roberta Della Casa preferisce spendere su questo
argomento solo qualche parola con gli organi di stampa, fornendo
giusto quelle poche parole senza significato che al giornalista
di turno bastano a scrivere un piccolo articolo, invece di
interloquire con chi è stato delegato dai cittadini
attraverso la raccolta di firme. Che importanza può
avere dichiarare all’intervistatore di turno che “I sigilli
sono stati apposti dalla Polizia di Stato” quando invece
lei stessa aveva comunicato in un post che “Il procedimento,
avviato nel 2016, è stato eseguito dal IV gruppo della
Polizia Locale”. Gruppo che dipende direttamente dal
Comune e dal IV Municipi. A conferma di questo c’è
il cartello della Polizia Locale che racconta come
i sigilli siano stati messi in base a due Determinazioni Dirigenziali
del Municipio Roma IV. È più facile
raccontare ai giornali che “… stiamo facendo il possibile
affinché una parte (del parco) ritorni alla cittadinanza”,
parole che il giorno dopo saranno già dimenticate da
chi l’ha raccolte, che dirlo ai cittadini e risponderne
a loro. Del resto, la minisindaca ha capito bene
che è difficile interfacciarsi con coloro che conoscono
bene il territorio e che potrebbero metterla in difficoltà
in un confronto diretto. Da quando si è insediata ha
evitato molto bene di rispondere alle richieste di incontro
con i cittadini sui problemi del territorio. Se non ci credete
posso mostrarvi tutta la documentazione delle richieste disattese.
Questa Giunta non conosce proprio il principio costituzionale
della partecipazione attiva dei cittadini alle scelte sul
territorio o, forse, fa finta di non conoscerlo perché
così è più semplice non fornire spiegazioni
sulle decisioni incomprensibili. E chi non si allinea, come
accaduto ad alcuni assessori, è gentilmente invitato
ad accomodarsi alla porta.
Ci sono comunque fatti certi e incontrovertibili che raccontano
di un Municipio che, non solo non ha concluso ancora
nulla per la riapertura del Casale della Cervelletta
e di Villa Farinacci inseriti nei loro programmi elettorali,
ma ha permesso che ai cittadini del tiburtino fossero sottratti
anche nuovi beni come il parco di piazzale Loriedo, il Centro
Culturale Gabriella Ferri, il Centro Culturale di Settecamini
e il nido di Via del Podere Rosa.
Tornando alla questione del Parco di piazzale Loriedo l’accordo
fatto con il gestore è quello di un punto verde qualità
ed è regolamentato diversamente da altre aree. Ma proprio
perché si tratta di un accordo effettuato tutto all’interno
del comune di Roma Capitale è certamente più
facile trovare una soluzione all’interno dell’accordo oppure
COMUNICARE CHIARAMENTE AI CITTADINI i motivi per i
quali il parco non può essere riaperto, rendendo
pubblici i termini degli accordi di questo affido.
Per esperienza diretta, ogni volta che ho chiesto di conoscere
questo documento i miei referenti politici si sono sempre
defilati.
Firmate la nostra petizione
per la riapertura del parco di piazzale Loriedo, siete ancora
in tempo per farlo.
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org