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settembre 2017 - Riceviamo il seguente comunicato
del Circolo Città Futura di Legambiente e
lo pubblichiamo perché ne condividiamo tutti gli aspetti.
Si sta cercando di mettere fine al volontariato e all’impegno
partecipativo di tante persone? L’interpretazione restrittiva
e antidemocratica della Circolare Gabrielli da parte del Municipio
Roma V è un esempio del filo spinato che l’amministrazione
capitolina sta alzando per bloccare qualsiasi tipo di manifestazione
sul territorio.
“Ricordate ‘Roma da Matt’ la storica rubrica ospitata
dal quotidiano Paese Sera? – riporta il comunicato del Circolo
Città Futura di Legambiente - Si trattava di proposte
per migliorare la città, considerate ‘da matti’ che
però, andando nello specifico, si capiva bene che non
erano così da matti ma erano interessanti e futuristici
progetti innovativi. Nel leggere attentamente questo articolo
scoprirete una vicenda reale alquanto 'da matt' e che non
ha nulla di innovativo e migliorativo per la città,
anzi riguarda l’agibilità politica e democratica nel
Municipio Roma V.
In data 6 luglio al presidente del Circolo Città Futura
Amedeo Trolese è giunto da parte della direzione del
Municipio Roma V, attraverso posta elettronica, un documento
in cui si chiedeva di inviare “una relazione e relativa documentazione
finalizzata ad uno scrupoloso riscontro delle garanzie di
Safety e Security previste dalla Circolare del Capo della
Polizia. Un'urgente richiesta motivata dalla nuove procedure,
al fine di permettere il prosieguo delle manifestazioni programmate”.
La circolare in merito contiene ben 17 obblighi da rispettare
in materia di ‘Safety e Security’ per poter proseguire nella
manifestazione programmata del Circolo, ovvero la raccolta
firme “SalvailSuolo” che prevede l'utilizzo di un banchetto
di misura 1x1 metro.
Il presidente del Circolo Città Futura di Legambiente,
Amedeo Trolese, pensando che l’email fosse stata inviata al
Circolo per sbaglio (vi invitiamo a leggere questi 17 obblighi)
ha deciso di prendere carta e penna per chiedere al direttore
delucidazioni in merito e così gli ha scritto: ‘Buon
giorno direttore, nei giorni scorsi ho ricevuto la sua mail
e penso che ci sia un errore nella trasmissione, perché
a suo tempo io ho richiesto l’Osp (che ci è stata accordata)
per una raccolta firme per un tavolo 1x1 e non per organizzare
il concerto di Vasco Rossi. Sono il Presidente volontario
di un'associazione di volontariato e non l'organizzatore del
concerto della doppia data degli U2 a Roma. Quindi vorrei
capire se è un errore (l’invio della sua email, ndr)
oppure dove metto i mezzi antincendio quando dovrò
allestire il tavolo per la raccolta firme?’.
A questa email, il presidente Trolese ne ha aggiunta un’altra
dove, seriamente, spiegava le modalità con cui si svolge
una raccolta firme. La risposta da parte del direttore è
stata: ‘l’email è carente della relazione asseverata
di un tecnico abilitato all’Albo. Si comunica altresì
che in riferimento alla Safety sono pervenute le linee guide
della Prefetture che per una pronta lettura si allegano alla
presente. Ove la S.V. entro 10 (dieci) giorni dal ricevimento
della presente, non trasmetta quanto chiesto, questo Municipio
attiverà la procedura di annullamento della Determinazione
Dirigenziale n. 28801 del 20/02/17 di concessone di occupazione
suolo pubblico’.
‘Carente della relazione asseverata di un tecnico abilitato
all’Albo? Albo di che, Albo di cosa? Ora per fare una raccolta
firme si deve fare una relazione asseverata di un tecnico
abilitato all’Albo? Roma da Matt! Siamo al ridicolo – afferma
Trolese - Questa richiesta del Municipio Roma V mina la
partecipazione democratica alla vita sociale del Paese, con
questa iniziativa del Municipio è in gioco l'agibilità
politica e quindi la vera essenza della democrazia’.
‘Vorremo sapere - prosegue Trolese - se il Municipio ha
inviato la stessa email alle decine e decine di osp degli
ambulanti o agli esercenti di bar e ristorazione che hanno
le pedane su strada o ai mercati rionali in sede impropria,
cioè su strada. Ma al di là di questo: come
è possibile non capire che c’è una differenza
tra organizzare un concerto degli U2 o altro avvenimento su
piazza che richiami migliaia di persone e una raccolta firme
con un tavolo 1x1 o altra iniziativa di volontariato messa
in piedi da una associazione? Ci saranno delle differenze
o no? Con queste modalità una associazione di volontariato
non potrà ma più avere una Osp perché
non potrà mai rispettare queste regole, valide e lo
ripeto, per chi organizza eventi che richiamano migliaia di
persone e che sono società strutturate per questi eventi
e che si possono permettere ‘tecnici abilitati all’Albo’ e
i supporti richiesti. Quindi una semplice azione politica
di volontariato su strada non si potrà più fare’.
Complimenti. Dopo la direttiva 140 di Marino che ha tolto
la sede al Circolo, pur avendone titolo e pagando il canone,
il Municipio Roma V toglie anche il diritto di fare politica
sul territorio e l’agibilità democratica: a
quando la riapertura del confino politico?’”
Antonio
Barcella
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