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settembre 2017 - Un appuntamento con la cultura da
non perdere: mercoledì 20 settembre alle ore 18,30,
presso la Sala Falconi di Largo Franchellucci 69 (Colli Aniene
– dietro la Coop), si terrà la presentazione
del libro “Cronaca di un delitto annunciato”
della scrittrice e giornalista Adriana Pannitteri. Una occasione
per parlare della violenza sulle donne e sui meccanismi che
generano il “mostro”.
L’evento è organizzato dall’Associazione Italiana Casa
e sostenuto dalle associazioni territoriali Vivere a Colli
Aniene, Il Foro, I nostri figli al centro della sQuola, I
Scoordinati, Piccoli Giganti, l’Anfiteatro, Insieme per Colli
Aniene e… non solo, CDQ Cittadini di Colli Aniene Bene Comune,
Cittadini Attivi. È prevista la partecipazione di Filomena
Di Gennaro, vittima di un episodio di violenza che l’ha relegata
su una sedia a rotelle, e gli interventi di Francesca Santoro
(pianista e cantante jazz) e Flavia Calano (cantautrice).
Moderatore della serata sarà la dr.ssa Stefania Esposito.
Adriana Pannitteri, oltre che scrittrice, è una giornalista
e lavora al Tg1 della Rai dove conduce attualmente i telegiornali
del mattino. Per la redazione cronaca ha seguito come inviata
i casi più scottanti di attualità. E’ nata e
vive a Roma. Ha già pubblicato diversi saggi, tra questi
“Madri assassine, diario da Castiglione delle Stiviere” (Gaffi
editore - 2006); ”La vita senza limiti” (Aliberti editore
- 2007); “ Vite sospese”, con Peppino Englaro (Rizzoli editore
- 2009), e “La pazzia dimenticata, viaggio negli Opg” (L’Asino
d’Oro edizioni - 2013). “Cronaca di un delitto annunciato”
(L’Asino d’Oro edizioni) è il suo primo romanzo.
Ogni essere umano immagina per se stesso e per la propria
famiglia un futuro radioso. Anche Antonio, carabiniere siciliano
trasferito al Nord di buoni natali e di ideali rigorosi, pensa
che la sua vita sia destinata a procedere lungo binari rassicuranti:
un buon lavoro, una bella moglie, un figlio adorabile. E’
convinto di aver fatto le scelte giuste e che quelle decisioni
lo proteggeranno per sempre da qualsiasi pericolo. E invece
le cose andranno in modo diverso. L’epilogo della sua vicenda
umana si consuma in una giornata che per la storia è
una data scolpita, indelebile e universale, l’11 settembre
del 2001.
Mentre i destini del mondo stanno cambiando e le immagini
funeste di quanto accaduto al World Trade Center tengono incollati
milioni di persone alla tv, lui mette in atto i suoi tragici
propositi. Ma che cosa avvenga davvero nella psiche di una
persona che arriva a stravolgere e ad annullare tutto ciò
in cui ha creduto, trasformandosi in quello che comunemente
viene chiamato un “mostro” è la vera domanda. Perché
la questione centrale non è il pentimento, ma la presa
d’atto dolorosa e a tratti impossibile di una vicenda che
rischia, per assuefazione, di somigliare alle tante storie
che dapprima ci sconvolgono e presto vengono relegate nelle
brevi di cronaca. Sono le storie degli uomini e delle donne
che non si comprendono, quelle degli esseri umani che si perdono,
che annullano i loro affetti, che vacillano e sprofondano
nel vuoto fino - forse - a impazzire. Che cosa accade quando
quel primo pensiero assurdo si affaccia nella mente di un
individuo e che cosa lo conduce alla realizzazione di un gesto
che gli appare inevitabile?
Liberamente ispirato a una storia vera, il romanzo si dipana
attraverso lo scambio di lettere con Maria Grazia, una giornalista
di una importante testata alle prese con una serie avvincente
di casi di cronaca, ma anche con le incessanti domande sulla
vita, sugli affetti, e sulle dinamiche aspre del suo lavoro.
Antonio la costringe in qualche modo a entrare nel suo mondo,
in quel tunnel che non sembra avere via d’uscita. Sullo sfondo
anche un misterioso ammiratore che invia a Maria Grazia missive
di colore rosso e dal contenuto inquietante.
La struttura narrativa è quella del giallo che procede
anche attraverso flash back che sono vere e proprie istantanee
sottratte all’usura del tempo, nelle quali si alternano l’Antonio
di ieri e la sua terra d’origine - la Sicilia - con l’Antonio
della maturità in un paese del nord Italia dove la
pioggia domina il paesaggio e dove si consuma infine la tragedia.
Antonio
Barcella
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