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settembre 2017 - Arrivano ormai ogni giorno segnalazioni,
fotografie e filmati in merito ai continui disservizi sulla
raccolta rifiuti nel quartiere che generano degrado nell’abitato
e, in qualche caso, potrebbero dare inizio nel tempo problemi
igienici e sanitari. Mentre in IV Municipio si discute in
commissione Ambiente sulla creazione di nuove isole ecologiche,
i cittadini si chiedono quando verrà normalizzato il
servizio di raccolta rifiuti. Alcuni cittadini hanno già
inviato le proprie lamentele alla ASL e sulla questione si
è mosso anche il Comitato di Quartiere che ha scritto
una lettera
aperta alla misindaca Roberta Della Casa.
Se tutto questo non bastasse, ecco una storia di presunta
distrazione da parte degli operatori AMA. “Perché
ci costringono sempre a lamentarci? – si chiede Carmelo -
Gli inquilini della palazzina 3 scala A di Via A. Mammucari
(case di edilizia popolare a Roma), come tutti i cittadini
pagano fior di quattrini per la tassa sui rifiuti, osservano
le regole della raccolta differenziata, sino a che è
possibile, giacché quando i cassonetti dell’organico
sono stracolmi, per non gettare a terra i sacchetti, li mettono
nei cassonetti destinati ad altro. Il fatto è che anche
questi da un giorno all’altro diventano stracolmi e l’immondizia
finisce inevitabilmente per accumularsi per terra. Tutto questo
accade perché stranamente gli operatori ecologici della
Sede di Zona 5 C di Via Alberini, 33 B, passano a ritirare
i rifiuti presso le altre scale e saltano la scala A della
palazzina 3. Perché non passano a ritirare i rifiuti
della scala A? Non si sa. Forse perché sono dietro
al palazzo e per arrivarci bisogna fare un giro più
lungo? Forse perché sono distratti? Gli inquilini più
volte hanno invano reclamato presso la sede di cui sopra.
Si sono persino rivolti ai carabinieri. Sempre invano. E così
resta la speranza di una lettera su Il Fatto. Distinti saluti.
Carmelo D.”
Antonio
Barcella
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