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ottobre 2017 - Si è tenuto ieri sera l’incontro
pubblico, promosso dal CDQ Cittadini Colli Aniene Bene Comune
con AMA e con la presenza dei rappresentanti istituzionali,
in merito alla evidente situazione di degrado relativa alla
gestione e raccolta rifiuti nel quartiere. La prima parte
dell’incontro è stata incentrata sulla proposta del
CDQ di miglioramento dell’attuale raccolta porta a porta con
una sperimentazione secondo una modalità mista che
prevede un seminterrato per organico e indifferenziato e bidoncini
per carta, plastica e metallo. Proposta rrespinta da AMA perché
per ora sono previsti solo servizi di superficie. La stessa
AMA risponde con un nuovo progetto che vede la creazione di
mini isole ecologiche, comuni per diversi edifici, dove raccogliere
carta e plastica. Mentre il CDQ tenta di migliorare la vivibilità
dei cittadini attraverso una proposta che toglierebbe dai
nostri depositi il materiale più puzzolente e pericoloso
dal punto di vista sanitario, AMA risponde con un piano che
porterebbe vantaggi solo alla municipalizzata, un minore decoro
per il quartiere e complicando la vita di tanti anziani che
dovrebbero portare i loro rifiuti alla mini isola ecologica
anziché nei vicini depositi. I dirigenti AMA hanno
proseguito il loro intervento parlando del piano industriale,
del potenziamento del parco veicoli, del miglioramento della
produttività con un sistema sinergico tra operatori
e cittadini. È stata fatta solo una piccola ammissione
sulla difficoltà del momento nella raccolta rifiuti
per lo scarso numero di veicoli in servizio.
I nodi sono venuti al pettine quando hanno iniziato a parlare
i cittadini che hanno evidenziato una situazione veramente
indecorosa nel servizio di AMA a fronte di una tassa altissima
(TARI) e ingiuste multe collettive quando, ancora una volta,
la stessa AMA ha dovuto ammettere che la raccolta di Colli
Aniene è la migliore della città per qualità.
Nel primo intervento, sono stati evidenziati i molteplici
disturbi per rumori e cattivi odori nell’area di via Compagna
dove si procede a riversare nei compattatori i rifiuti ritirati.
La strada, inoltre, viene lasciata sporca e alle rimostranze
dei residenti alcuni operatori AMA rispondono in maniera indisponente.
Per quest’ultimo motivo un cittadino ha avanzato la proposta
di poter identificare gli operatori ecologici attraverso un
tesserino ben visibile. Altri interventi hanno fatto risaltare
ulteriori evidenti problemi sul servizio espletato ai cittadini,
come la mancata igienizzazione dei locali, contenitori non
lavati, i rifiuti che cadono dai mezzi AMA e che non vengono
raccolti, la mancata pulizia delle strade che provoca gli
intasamenti delle fogne e tanto altro.
Ma la parte peggiore è proprio la continua situazione
emergenziale di contenitori traboccanti per mancata o procrastinata
raccolta. Un continuo disservizio che, negli ultimi mesi,
è stato ben documentato dai cittadini con tante fotografie
sui social media.
Per concludere, plaudiamo alla iniziativa del CDQ di promuovere
questi incontri al fine di migliorare la raccolta differenziata
ma, prima di dare il via ad altre sperimentazioni, occorre
normalizzare il servizio attuale con il rispetto dei contratti
di servizio in essere tra Roma Capitale ed AMA. Altrimenti
dovranno essere i cittadini a “multare” AMA e non viceversa.
A proposito, questa mattina in viale Franceschini, ancora
una volta, abbiamo osservato operatori dell’AMA che riversavano
nello stesso mezzo di raccolta il bidone della carta e quello
dell’indifferenziata. Una operazione che non comprendiamo
e che induce gli osservatori a chiedersi a cosa serva differenziare
il rifiuto se poi viene gettato tutto insieme.
Antonio
Barcella
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