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ottobre 2017 - Mentre il Campidoglio continua a negare
l’esistenza di una emergenza rifiuti, le immagini della periferia
e le proteste degli abitanti raccontano un’altra storia. Anche
il Codacons si schiera apertamente con i cittadini romani
e promuove un’azione collettiva per il risarcimento del pagamento
della TARI: “Tutti i cittadini di Roma, negli ultimi anni,
hanno regolarmente provveduto al pagamento della Tassa Rifiuti
a fronte di un servizio a dir poco 'disastroso'. In particolare,
a partire dal 2012, la Capitale si è trovata coinvolta
in una situazione di crisi nella gestione dei rifiuti, che
ha lasciato molti cittadini letteralmente sommersi dalla spazzatura,
con un servizio di raccolta che non ha mai funzionato secondo
gli standard previsti dal Regolamento. A fronte di tale stato
di cose, il Comune di Roma e l’AMA hanno comunque richiesto
ai cittadini il pagamento integrale della tassa sui rifiuti,
nonostante la legge prevedesse una decurtazione in percentuale
del pagamento in caso di grave disservizio.
Finalmente, l’ordinanza n. 22531 della Corte di Cassazione,
pubblicata il 27 settembre 2017, è intervenuta a fare
chiarezza sulla questione: la Corte ha stabilito che i contribuenti
hanno sempre diritto alla riduzione della tassa o della tariffa
rifiuti in caso di grave disservizio e protratto nella gestione
della raccolta, anche se il disservizio non è responsabilità
diretta del Comune. Sulla base di quanto affermato dai giudici,
il Comune di Roma e AMA avrebbero dovuto applicare una riduzione
sull’imposta comunale dei rifiuti per tutti i cittadini che
non hanno potuto usufruire di un regolare servizio di raccolta
dei rifiuti. Non avendolo fatto, dovranno ora restituire le
somme versate in eccedenza dai cittadini di Roma coinvolti
nelle emergenze rifiuti negli ultimi anni, per una maxi-cifra
pari a 1,5 miliardi di euro per gli ultimi 5 anni.
Per tale motivo il Codacons ha pubblicato oggi sul proprio
sito una azione risarcitoria collettiva, attraverso
la quale i cittadini romani che hanno subito negli ultimi
anni disservizi nella raccolta dei rifiuti possono chiedere
la restituzione della quota della Tassa Rifiuti non dovuta
in quanto attinente a periodi caratterizzati da un servizio
gravemente insufficiente e carente.
‘Invitiamo gli utenti romani a ribellarsi e a chiedere in
massa la restituzione della tassa rifiuti ingiustamente pagata
– afferma il presidente Carlo Rienzi – Si tratta di oltre
1,5 miliardi di euro complessivamente incassati dall’Ama negli
ultimi 5 anni e che andavano restituiti sulla base delle disposizioni
di legge’.”
Antonio
Barcella
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